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Il Raja di Kottarakkara
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Regia: Teatro tascabile di Bergamo

Kathakali: il teatro classico indiano per antonomasia. Originario del Kerala, la verdeggiante regione dell`India sud-occidentale, il Kathakali, nella sua forma attuale, viene fatto risalire alla seconda metà del XVII secolo, ma il momento del suo massimo splendore si colloca intorno alla metà del secolo scorso.
Dalla seconda metà dell`Ottocento e per i primi decenni del nostro secolo, il Kathakali andò soggetto al generale decadimento che colpì rovinosamente tutta la cultura indiana sotto il dominio britannico. Solo da una quarantina d`anni, grazie alla spinta di alcuni appassionati poeti e all`intelligente azione del governo regionale, il Kathakali è tornato all`antico splendore con una vitalità e una popolarità sempre crescenti. La celebrità del Kathakali, vero e proprio mito per la pratica scenica occidentale, consiste essenzialmente nel rigore della tecnica e nella leggendaria preparazione dei suoi attori. Il sontuoso sciorinamento dei trucchi e dei costumi, l’ipnotica e raffinatissima musica vocale e percussiva uniti alla maestria artistica colloca quest`arte ai vertici del teatro mondiale.

Lo spettacolo
Il teatro-danza classico indiano stile Kathakali è un universo complesso nel quale confluiscono realtà culturali e artistiche disparate.

L’idea che guida questa introduzione-spettacolo è quella di indagare  quel mondo per conoscerne più a fondo la ricchezza. Lo spettacolo è dunque organizzato con dimostrazioni di allenamento inquadrate nella disciplina del Kalari (la sala palestra in cui avvengono le lezioni).

Vi potremo trovare così la parte che riguarda il lavoro sul corpo (passi, posizioni, pratica del ritmo, mudra, unità semplici e aggregazioni complesse di frasi coreografiche, stringhe formulaiche di varia natura e ampiezza); quella sugli occhi (gli esercizi e il riferimento all’ekalochana (la pratica di piangere con un occhio e ridere intanto con l’altro) e  la costruzione dei vari pezzi di dramma eccetera.

Una parte riguarda il trucco (il truccatore si diploma in qualche anno di lezioni): i colori, la simbologia, la natura merceologica, la pratica; l’altra la musica e l’altra ancora le fondamentali percussioni (i due diversi tamburi e i due cembali) con l’allenamento senza strumento e l’organizzazione vocale del ritmo con la sua traduzione attraverso le percussioni ecc.



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