Gruppo

 

LA DRAMMATURGIA DEL TEATRO DI GRUPPO

Il TTB progetta il proprio attore per progettare il proprio teatro ed elabora lungo il percorso gli strumenti e le linee di...

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  • questo progetto: è ricerca pura, a metà strada tra ricerca, impresa, processo iniziatico, itinerario di conoscenza. La pedagogia dell`attore ne è strumento e, al tempo stesso, fine. La formazione è tutt’uno con l`attività produttiva. La circolarità processuale dell`attività del Gruppo fa sì che l`apprendimento sia concepito come nelle botteghe d`arte d`antan, qualcosa che coinvolge, a livelli diversi ma con identica intensità, maestri e allievi. Il cosiddetto “allievato” diventa così un processo di reciproca conoscenza, integrazione e adattamento, molto più che un sistema di trasmissione didattica con un fortissimo investimento (emotivo, umano, professionale) verso i nuovi. Un`esperienza che rimette in discussione il Gruppo e le persone dei suoi componenti, ogni volta. E ne ridefinisce ogni volta, l`identità.
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L’ESPERIENZA DEL TTB

Dopo l’incontro con i maestri orientali invitati da Eugenio Barba all’Atelier Internazionale del Teatro di Gruppo a...

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  • Bergamo (1977), il TTB inizia il suo percorso di ricerca nel campo del teatro-danza indiano e balinese e, successivamente, con l’Opera di Pechino. Dal 1978, gli attori del Tascabile si recano con regolarità in Oriente per poi specializzarsi in diverse discipline indiane, in particolare Bharata Natyam, Orissi, Kathakali e Kuchipudi. Contestualmente in questi 40 anni il Tascabile ha avuto anche una notevole funzione nel far conoscere il teatro classico indiano, organizzando e promuovendo tournée in Europa di grandi maestri e grandi danzatori attraverso la fondazione dell’IXO - Istituto di Cultura Scenica Orientale.  Per il TTB il confronto con l’India è il logico sviluppo del suo bisogno di conoscenza scientifica, di acquisizione tecnico-pratica, di risoluzione logica al problema dei fondamenti formali e teorici del proprio lavoro. L’esempio dell’Oriente era del resto stato additato fin dai primi anni del Novecento dai grandi Maestri del teatro come via per un rinnovamento completo ed un’arte nuova. Attraverso le danze indiane il TTB ha messo a punto quello che Renzo Vescovi ha chiamato  “L’attore lirico” e  “L’attore senza nome”. L’incontro del TTB con l’India è stato determinante non solo dal punto di vista dell’esplorazione di un nuovo ramo del sapere teatrale, ma anche dal punto di vista della creazione di un orizzonte mentale diverso, fatto di ricordi comuni, di termini tecnici, di competenze, di affetti, di convinzioni e di valori, come documentato dai diari di lavoro dei suoi attori e del suo regista Renzo Vescovi.
 
 
 
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