Metodologia di lavoro

 

LA SCUOLA DI TEATRO

Il T.T.B. Teatro tascabile di Bergamo - Accademia delle Forme Sceniche organizza presso la propria sede di Bergamo una Scuola di...

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  • teatro trimestrale dedicata a giovani interessati all`arte dell`attore (indipendentemente dalle loro altre eventuali esperienze nel campo). La Scuola è basata sulle tecniche e i metodi di lavoro sull`arte dell`attore messi a punto dal TTB nel corso della sua carriera artistica. Il tipo di iniziativa proposto è quello di ispirazione Vichiana, di conoscere il mondo psico-fisico del teatro nei suoi diversi aspetti attraverso la pratica diretta. Il lavoro alterna e compone esperienze di partecipazione, analisi, dimostrazione e documentazione che permetta di far emergere una forma, più o meno estesa o profonda, di "mente collettiva" che definisca senso e prospettiva  del lavoro nel suo stesso formarsi. I partecipanti vengono condotti alla conoscenza diretta del lavoro dell`attore attraverso una serie di esercizi ed esperienze: - Tecnica generale del corpo (Training)- Acrobatica elementare- Improvvisazione- Elementi di tecnica del teatro-danza orientale- Tecnica del teatro di strada (lo spazio, l`attore che suona, la drammaturgia del teatro di strada e altre specifiche, dai trampoli al mangiafuoco, uso degli accessori) - Tecniche vocali (canto e uso della voce). La Scuola potrà essere integrata da incontri con ospiti, testimonianze (filmate o dal vivo), spettacoli o spettacoli-dimostrazione ed è rivolta a chiunque sia interessato all’arte dell’attore. Nessun particolare requisito è richiesto.
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SEMINARI E CONFERENZE

SEMINARIIncontri di lavoro sull`arte dell`attore che mirano essenzialmente alla conoscenza e al dominio del corpo (-mente) come...

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  • mezzo espressivo principale.L’ATTORE SENZA NOME: materie d`insegnamento: giochi socializzanti, tecnica generale del corpo, acrobatica, ele¬menti di tecnica del teatro-danza orientale, tecnica del clown, improvvisazioni fisiche e vocali, tecnica della formalizzazione e del montaggio, tecnica del teatro in spazi non convenzionali, introduzione all’uso dei trampoli e degli strumenti musicali in funzione spettacolare.LA VOCE DEL CORPO-ORCHESTRA: un laboratorio sulle tecniche vocali.La voce libera, i risuonatori, la dizione, improvvisazioni e formalizzazione, costruzione della melodia vocale del testo.L’ATTORE CHE DANZA: un laboratorio sull`arte dell`attore fra Oriente e Occidente. Agli allievi si propone un`introduzione alla danza indiana attraverso l`esercizio e la pratica dei passi fondamentali, l’analisi e lo studio di possibili “traduzioni” per l’attore occidentale. In occasione della presenza in Italia dei Maestri orientali dell’IXO - Istituto di Cultura Scenica Orientale, il Teatro Tascabile di Bergamo organizza seminari intensivi che si rivolgono a quanti sono interessati alla cono¬scenza diretta della cultura scenica orientale. CONFERENZEIl  TTB ha messo a punto una serie di conferenze (talora integrate da documenti visivi e/o filmati) su  vari temi:LA COPPA E LA GRAZIA: tecnica e poesia del teatro orientale.LO SPAZIO DEL TEATRO: l`evoluzione dello spazio scenico e la sua pertinenza drammaturgica nel teatro contemporaneo.

LA DRAMMATURGIA DEL TEATRO DI GRUPPO

Il TTB progetta il proprio attore per progettare il proprio teatro ed elabora lungo il percorso gli strumenti e le linee di...

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  • questo progetto: è ricerca pura, a metà strada tra ricerca, impresa, processo iniziatico, itinerario di conoscenza. La pedagogia dell`attore ne è strumento e, al tempo stesso, fine. La formazione è tutt’uno con l`attività produttiva. La circolarità processuale dell`attività del Gruppo fa sì che l`apprendimento sia concepito come nelle botteghe d`arte d`antan, qualcosa che coinvolge, a livelli diversi ma con identica intensità, maestri e allievi. Il cosiddetto “allievato” diventa così un processo di reciproca conoscenza, integrazione e adattamento, molto più che un sistema di trasmissione didattica con un fortissimo investimento (emotivo, umano, professionale) verso i nuovi. Un`esperienza che rimette in discussione il Gruppo e le persone dei suoi componenti, ogni volta. E ne ridefinisce ogni volta, l`identità.
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MAESTRI E TECNICHE

Negli anni confluiscono differenti tecniche e diversi Maestri: ad Eugenio Barba e Jerzy Grotowski si aggiunge il lavoro con i...

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  • Fratelli Colombaioni per il lavoro sulla clownerie e l’acrobatica, il canto con Giovanna Marini, la voce con Gabriella Bartolomei, la danza indiana con Kalamandalam John, Usha Raghavan, Aloka Panikar, Pei Yan Ling per l’Opera di Pechino, I Made Djimat per la danza Balinese ed altri ancora. E poi si sviluppa l’autopedagogia per le metodologie d’improvvisazione a “danza pura” o “a compiti”, degli strumenti musicali, della voce e l’uso dei trampoli nel teatro di strada, attraverso il quale il TTB ha piegato lo spazio aperto ad una funzione drammaturgica: l`ennesimo crocevia tra colto e popolare, alto e basso, spettacolo "a chiave" e spettacolo "per tutti".

DIFFERENTI DRAMMATURGIE

Gli spettacoli ed i Festival per spazi aperti prodotti ed organizzati dal TTB riassumono in sè...

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  • l’interdisciplinarità che caratterizza il lavoro del gruppo; il derivante flusso di densità artistica ha permesso di presentare spettacoli con differenti drammaturgie e dislocazioni del rapporto scena/spettatori/attori. Alla base della ricerca per un nuovo spettacolo di strada, per il TTB, c’è una esigenza elementare: la sorpresa. Il primo compito di uno spettacolo di strada è trasformare una realtà che per lo spettatore è quotidiana in un mondo differente, animato da figure impossibili (per esempio alte sui trampoli). Uno spazio può essere trasformato attraverso un addobbo che ne capovolga il senso, ma (in maniera ancora più efficace) attraverso gli “agguati” degli attori, che appaiono e scompaiono da un angolo di strada, da un tetto, dal fondo di una via, guidando gli spettatori e depistandoli.Negli anni il TTB ha realizzato Parate (Grande parata d`apertura, 1985), spettacoli itineranti "a stazioni" (Albatri 1977, Alla luna 1981, Storie del giardino dei peri 1995, Corteo Manzoniano 2004-2005), a pianta fissa e centrale (Valse 1994, Amor mai non s’addorme-Storie di Montecchi e Capuleti 2009), eventi all`aperto (Arlecchino d’Oriente 2006, L’Aria infinita 1986).Ci sono produzioni costituite solo o prevalentemente da "cordialità" e che si rifanno esplicitamente al modello spettacolare festivo (Sogni vagabondi 1987, Con suoni e con canti 2005) e all`opposto produzioni dal tono drammatico (Sonja 1979,  Alla luna 1984). A unificare tutte queste produzioni con un complesso sistema di prestiti e "traduzioni" si colloca l’ultima produzione del Gruppo "Amor mai non s’addorme. Storie di Montecchi e Capuleti", una rilettura del mito shakespeariano e popolare di Giulietta e Romeo, sintesi di tutti gli elementi costituenti la poetica del TTB. Attualmente (autunno 2012) il TTB ha in corso la produzione di un nuovo spettacolo per spazi chiusi.
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L’ESPERIENZA DEL TTB

Il lavoro del TTB ha una storia che ha una sua connotazione culturale, politica, etica molto precisa. E’ anche la storia di...

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  • una ricerca tecnica in cui si coniugano istanze specifiche: la volontà di precisione e di rigore propri degli studi condotti dall’International School of Theatre Anthropology fondata da Eugenio Barba, e norme secolari, come la tradizione del Maestro, da tempo neglette nel teatro occidentale. Sono questi alcuni degli elementi che concorrono alla propria pratica attorale  e che si estendono fino a concepire il teatro, sia negli spettacoli di sala che in quelli in spazi aperti, come “centralità dell’attore”, il cui lavoro è la materia prima della produzione.Questo sviluppo teorico-pratico ha condotto ad esiti spettacolari diversi che hanno tracciato linee di stratificazione e differenziazione all`interno della produzione. Lo spettacolo più che l`atto finale di un ciclo di produzione è il prodotto dello stile processuale del lavoro, modellato attraverso la nozione di training e di improvvisazione, in un continuum incessante di esercizi e prove.

ORIENTE - OCCIDENTE

Ben presto l’attore-giullare degli inizi proposto da Renzo Vescovi guarda ad Oriente ed elabora l’utopia di una...

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  • teatralità possibile. Guarda, cioè, a un modello ideale di attore: colui che, attraverso la completa padronanza del proprio corpo e la piena autonomia espressiva, evoca e produce poesia nello spazio della scena. L`Oriente insegnerà al giullare la disciplina, la polifonia del corpo, il controllo, la produzione di unità gestuali in unità di tempo, l`organizzazione delle energie e dei materiali in un linguaggio codificato, la libertà poetica nelle gabbie della forma. All` "attore-giullare" come ideale tecnico-estetico va così ad aggiungersi “l’attore lirico” e l` “attore senza nome”: al forte rilievo della componente fisica e istintuale si sommano la dimensione corale e la perdita della "parte" e del "personaggio". D’altro canto questa orchestrazione del corpo singolo è figura dell’orchestrazione del corpo d’ensemble, cioè della concezione del Gruppo come orchestra e dello spettacolo come concerto polifonico, dove gli attori diventano funzioni drammaturgiche in continua metamorfosi ed interazione fra loro; tutti attributi inconciliabili con la spiccata individualità (e individualismo) verbale e intellettuale dell`attore del teatro di convenzione. “Essere e non parere” come scrive Renzo Vescovi.

L’ESPERIENZA DEL TTB

Dopo l’incontro con i maestri orientali invitati da Eugenio Barba all’Atelier Internazionale del Teatro di Gruppo a...

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  • Bergamo (1977), il TTB inizia il suo percorso di ricerca nel campo del teatro-danza indiano e balinese e, successivamente, con l’Opera di Pechino. Dal 1978, gli attori del Tascabile si recano con regolarità in Oriente per poi specializzarsi in diverse discipline indiane, in particolare Bharata Natyam, Orissi, Kathakali e Kuchipudi. Contestualmente in questi 40 anni il Tascabile ha avuto anche una notevole funzione nel far conoscere il teatro classico indiano, organizzando e promuovendo tournée in Europa di grandi maestri e grandi danzatori attraverso la fondazione dell’IXO - Istituto di Cultura Scenica Orientale.  Per il TTB il confronto con l’India è il logico sviluppo del suo bisogno di conoscenza scientifica, di acquisizione tecnico-pratica, di risoluzione logica al problema dei fondamenti formali e teorici del proprio lavoro. L’esempio dell’Oriente era del resto stato additato fin dai primi anni del Novecento dai grandi Maestri del teatro come via per un rinnovamento completo ed un’arte nuova. Attraverso le danze indiane il TTB ha messo a punto quello che Renzo Vescovi ha chiamato  “L’attore lirico” e  “L’attore senza nome”. L’incontro del TTB con l’India è stato determinante non solo dal punto di vista dell’esplorazione di un nuovo ramo del sapere teatrale, ma anche dal punto di vista della creazione di un orizzonte mentale diverso, fatto di ricordi comuni, di termini tecnici, di competenze, di affetti, di convinzioni e di valori, come documentato dai diari di lavoro dei suoi attori e del suo regista Renzo Vescovi.
 
 
 
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